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Metaverso, criptovalute, NFT sono parole che, da un anno a questa parte, abbiamo imparato a comprendere e utilizzare. Senza dubbio la blockchain e tutto ciò che le ruota intorno sono interessanti dal punto di vista economico e di investimento, ma non possiamo limitarci a questo: l’evoluzione tecnologica porta sempre con sé cambiamenti che non si riflettono solamente sulla struttura del mercato ma anche sulle sovrastrutture della società e sulle nostre convenzioni. Questo è ciò su cui si interroga CryptoZR (Liu Jiaying), artista cinese impegnata nel fulmineo sviluppo di queste tecnologie. Le sue opere sono esposte alla 59a Biennale di Venezia all’interno della mostra CryptoZR: Cookie Cookie 2.0. L’esposizione, visitabile fino al 23 novembre e ospitata negli spazi dell’Arsenale Nord, è curata da Li Zhenhua (Pechino, 1975), dal 2014 curatore dell’area video ad Art Basel Hong Kong.
Ho avuto il piacere di incontrarlo a Venezia e di intervistarlo.
La mostra CryptoZR: Cookie Cookie 2.0 tratta del metaverso e dei nuovi orizzonti che questa tecnologia sta aprendo. Secondo te, in che modo la Cina sta esplorando la ricchezza del metaverso e come l’arte cinese sta reagendo a questo tipo di rivoluzione?
La tecnologia non è tua amica. Questo è ciò che riguarda questa mostra, un pensiero critico dell’artista CryptoZR (Liu Jiaying). Attraverso il suo lavoro, ha sfidato ciò che le nuove tecnologie possono fare, e ciò che potrebbe essere perso durante il processo, come nel caso del Not Found Token (nozione che ironizza sul concetto stesso di NFT, ndr). La tecnologia si svilupperà con noi nel nostro tempo: non è perfetta, ma lasciatevi coinvolgere, continuate a pensare a cosa può fare, cosa può migliorare, per un essere umano e per l’umanità.
Nessun commento sulla Cina o sull’arte cinese, perché l’approccio artistico di CryptoZR va oltre. Come visione di business per il futuro, quella del metaverso e della tecnologia blockchain è una direzione continua partecipativa. Essa richiede però di essere compresa meglio: per esempio, la tecnologia ci conduce alla democrazia? Questo è ciò che si proponeva di fare Internet fin dall’inizio, ma cosa sta succedendo oggi? Penso che tu abbia una risposta migliore.
Perché pensi che la Biennale di Venezia avesse bisogno di una mostra che trattasse di metaverso e Crypto Art, come fa CryptoZR: Cookie Cookie 2.0 ?
In tutta la Biennale manca la cultura giovanile e la visione del futuro. Mostrare il lavoro di CryptoZR è un processo di compensazione rispetto al mondo dell’arte di quest’anno; è anche un bisogno delle giovani generazioni, quale sarebbe l’arte del loro tempo?
L’assenza di confini della Crypto Art, così come della situazione economica, permette a CryptoZR di comunicare meglio con le persone, senza differenze culturali. Il metaverso sta rispondendo alla prima istanza di Internet: tutte le persone possono partecipare, per un futuro migliore. CryptoZR ci sta provando, e dobbiamo provarci insieme.
Cosa puoi dirci di CryptoZR? Da ciò che ho letto, è un’artista estremamente complessa, la cui pratica indaga la nostra contemporaneità in modo altamente innovativo.
CryptoZR si occupa di investimenti in tech-business ed è un’artista. Il suo lavoro mi ha portato a riflettere sulle convenzioni che si celano dietro il nostro mondo visibile. Attraverso lo sviluppo della sua creazione artistica, si può comprendere meglio il recente sviluppo della tecnologia blockchain, airdrop, smart contract, NFT, community-driven online bidding, etc.
Inoltre, CryptoZR realizza diversi progetti interattivi, immersivi e architettonici basati su Cryptovoxels (un mondo virtuale e metaverso alimentato dalla blockchain Ethereum, ndr). L’artista intende trasformare l’impossibile in possibile, restituendo allo stesso tempo anche un pensiero critico. La complessità è dovuta al fatto che il lavoro di CryptoZR può essere inteso come un processo educativo, come una nuova forma d’arte e come uno spazio di dibattito per noi.
La mostra affronta diversi argomenti importanti. Uno di questi è la politica internazionale, che CryptoZR esplora attraverso l’opera Red and Blue. Qual è la ratio dietro questa particolare opera d’arte?
L’arte contemporanea deve sfidare il proprio tempo. CryptoZR ha dato vita a progetti che vanno di pari passo con le vicende di oggi. Red & Blue ha necessitato di un anno per essere sviluppata, elaborata, terminata. Il concetto ha inizio con la “guerra economica” di Cina e America, ma l’input di CryptoZR è quello di offuscare i confini, anche ideologici, tra il rosso (che rappresenta la Cina) e il blu (gli Stati Uniti).
Il lavoro di CryptoZR estende la realtà: mette in discussione il significato della disputa a livello nazionale conferendole un’astrazione e un’interazione online sul sistema blockchain, tramite il processo di offerta al pubblico. L’artista ha documentato e spiegato questo processo in un video, a mio avviso anch’esso un’opera d’arte, come hanno fatto molti artisti performativi: il lavoro di CryptoZR sta rendendo possibile il gesto performativo online. In questo caso la questione politica finalmente ritorna ad una scala umana; il lavoro di CryptoZR inizia con un’idea, e termina nel tempo e nella comunità.
La criptovaluta non è solo un modo alternativo di condurre transazioni: implica un approccio diverso all’economia e alla nostra visione del denaro. Come affronta CryptoZR – che (a proposito) ha coniato una criptovaluta personale – il passato, il presente e il futuro delle nostre economie?
Coniare, “droppare” le cryptovalute, comprende anche un suo dilemma, dato che i token sono stati inventati prima della moneta fiat. La valuta di CryptoZR ha a che fare con i diritti personali e i sistemi di valori. Il suo lavoro permetterà alle persone di essere consapevoli del possibile e di ciò che le abituali convenzioni hanno applicato nelle nostre vite: l’economia è legata al consenso; il lavoro di CryptoZR interroga la base del concetto economico, il livello di convenzione dei tabù di oggi. Dove inizierà la rivoluzione, l’invenzione di nuove comunità, della propria vita, la condivisione con gli altri: non sono cliché, si tratta di come la partecipazione cambierà.
Un’ultima domanda: come curatore, quali differenze noti tra una mostra sul metaverso e una tradizionale?
Non ho in mente nessuna tradizione. All in the Present Must Be Transformed: Matthew Barney e Joseph Beuys (il titolo di una mostra del Guggenheim di Berlino e di Venezia del 2007, ndr). Da quando ho iniziato a fare il curatore, il mio lavoro riguarda l’inventare, l’esplorare, l’immaginare, il potenziare il presente e il futuro. Ho rispetto per il passato e la tradizione, ma come persona vivente, per ora, credo che anche noi abbiamo un motivo per essere qui.
A cura di Alberto Villa
CryptoZR’s alternative realities at the 59th Venice Biennale. Interview with the curator Li Zhenhua
Metaverse, cryptocurrency, NFT: during the past year we have been learning to understand and use all of these words. There is no doubt that the blockchain, and everything that revolves around it, is interesting from an economic and investment point of view, but we cannot limit ourselves to this: technological evolution always brings with it changes that are reflected not only in the structure of the market, but also in the superstructures of society and in our conventions. This is what CryptoZR (Liu Jiaying), a Chinese artist deeply involved in the fast development of these technologies, is questioning. Her works are on display at the 59th Venice Biennale in the exhibition CryptoZR: Cookie Cookie 2.0. The show, which can be visited until 23rd November and takes place in the North Armory district, is curated by Li Zhenhua (Beijing, 1975), Film curator at Art Basel Hong Kong since 2014. I had the pleasure of meeting him in Venice and interviewing him.
CryptoZR: Cookie Cookie 2.0 deals with the metaverse and the new horizons that this technology is opening up. In your opinion, in which ways China is going to explore the richness of the metaverse and how Chinese art is reacting to this kind of revolution?
Technology is not your friend. This is what this show is about, a critical thinking behind the artist CryptoZR (Liu Jiaying). Through her work, she has challenged what the new technology can do, and what might be lost during the process, for example, the Not Found Token (a notion that ironically rethinks the actual concept of NFT, ed.). Technology shall develop with us in our time: it’s not perfect, but get involved, keep thinking about what it can do, what it can do better, for a human being, for humanity.
No comments on China or Chinese art, because CryptoZR’s artistic approach is beyond. As a business vision for the future, metaverse and blockchain technology is an ongoing community-driven direction. It’s requiring a better understanding of it, for example, does technology lead us to democracy? This is what the Internet was from the beginning…but what is happening nowadays? I think you have a better answer.
Why do you think that the event of Venice Biennale also needed a show that dealt with the metaverse and the Crypto Art, like CryptoZR:Cookie Cookie 2.0 does?
The whole Biennale is lacking the youth culture and vision of the future. To show CryptoZR’s work is a compensation process for this year’s art world; it’s also a need from the younger generation, what would be the art of their time?
As crypto art and the economic situation are borderless, CryptoZR communicates better to people. Without cultural differences. The metaverse is reacting to the early Internet concept: people can all participate in it, for a better future, CryptoZR is trying, and let’s try together.
What can you tell us about CryptoZR? From my readings, she is an extremely complex artist, whose practice investigates our contemporaneity in a highly innovative way.
CryptoZR is a tech-business investor, and an artist. CryptoZR led me to the issue of protocols behind our visible world. Through her development of artistic creation, you can understand better the development of blockchain tech in the last few years, airdrop, smart contract, NFT, community-driven online bidding, etc.
Furthermore, CryptoZR creates several Cryptovoxels-based interactive, immersive, and architectural projects. CryptoZR intends to turn the impossible possible, at the same time giving critical thinking as well. The complexity is due to the fact that CryptoZR’s work can be understood as an educational process, as a new form of art, and as a debate space for us.
The exhibition discusses different important topics. One of these is international politics, which CryptoZR explores through the work Red and Blue. What is the ratio behind this particular artwork?
Contemporary art needs to challenge its time. CryptoZR has invented projects that go with the time of its own. Red & Blue needed one year to develop, process, to finalize. The concept begins with China and America’s “economic war”, but CryptoZR’s input is to blur the reason why red represents China, blue represents the US.
CryptoZR’s work stretches the reality, questioning the meaning of the national level of the dispute by giving an abstraction and interaction online on the blockchain system, with the bidding process…CryptoZR has documented and explained the work in a video, for me it’s an artwork as well, as much early performance artist did, CryptoZR’s development is making the online performative gesture possible.
There the political issue finally returns to a human scale, CryptoZR’s work starts with an idea, and ends in time and community.
Cryptocurrency isn’t just another way of conducting transactions: it implies a different approach to the economy and to our view of money. How does CryptoZR – who (by the way) coined her personal cryptocurrency – deal with our economies’ past, present and future?
To minting, to drop COINS, also has its own dilemma…since tokens were invented before the fiat currency. CryptoZR’s coin is dealing with personal rights and value systems. CryptoZR’s work shall let people be aware of what is possible and what customary conventions have applied in our lives…economy is related to consensus, CryptoZR’s work touches on the basis of the economic concept, the protocol level of today’s taboo. Where the revolution shall begin, invent new communities, invent your life, share with the others…it’s not a cliché, it’s about how participation shall change.
One final question for you: as a curator, which differences do you notice between a metaverse exhibition and a traditional one?
I have no tradition in mind. “All in the Present Must Be Transformed: Matthew Barney and Joseph Beuys” (the title of an exhibition realized by Berlin and Venice Guggenheim in 2007, ed.). Since I started as a curator, my work is about inventing, exploring, envisioning, empowering now and in the future. I respect the past and tradition, but as a living person, for now, we also have our meaning to be here.
Instagram: cryptozr_
Instagram: lzhenhua
Caption
CryptoZR: Cookie Cookie 2.0, installation view – Courtesy of the curator
CryptoZR (Liu Jiaying), 1000 Eyes, 2020-21 – Courtesy of the curator
CryptoZR: Cookie Cookie 2.0, installation view – Courtesy of the curator
CryptoZR (Liu Jiaying), Red and Blue, 2019-2021 – Courtesy of the curator
CryptoZR (Liu Jiaying), United We Stand, 2020 – 2021, video still – Courtesy of the curator
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Article Source:di Alberto Villa | Pubblicato 27 Maggio 2022