ESPOARTE|COOKIE COOKIE 2.0: LA PERSONALE DI CRYPTOZR CHE CONNETTE RICERCA ARTISTICA E COMUNITÀ ONLINE

COOKIE COOKIE 2.0_CryptoZR, a cura di Li Zhenhua, veduta della mostra. Spazio Thetis, Venezia, 2022. Ph Alessandro Zambianchi
VENEZIA | SPAZIO THETIS | 21 APRILE – 23 NOVEMBRE 2022

Intervista a LI ZHENHUA di Davide Silvioli

Caratterizzata da un allestimento studiato per essere immersivo, con video e immagini digitali che avvolgono il visitatore proprio come avviene durante la navigazione all’interno dell’universo della rete internet, COOKIE COOKIE 2.0, personale dell’artista CryptoZR (Liu Jiaying) a cura di Li Zhenhua e inaugurata lo scorso 21 aprile – nella cornice della 59° edizione della Biennale di Venezia – presso Spazio Thetis, costituisce una mostra che intercetta tematiche dalla straordinaria attualità. Attraverso opere di cryptoarte realizzate sfruttando la tecnologia della blockchain, l’artista affronta questioni cogenti del nostro tempo relative alla globalizzazione, come la digitalizzazione, la decentralizzazione dei sistemi di potere e di quelli produttivi. Il tutto dimostrando costantemente uno sguardo critico verso le strutture dei protocolli che determinano la meccanica di tali apparati e mantenendo, infine, il valore delle comunità online quale ragion d’essere basilare del suo lavoro.

Qual è il legame fra questa mostra con la precedente personale di Crypto ZR, COOKIE COOKIE, che hai curato e presentato nel 2021?
Questa mostra, COOKIE COOKIE 2.0, può essere considerata come una sorta di seconda trasformazione della ricerca di CryptoZR, rispetto a quella precedente. Questa versione 2.0, infatti, propone numerose opere inedite, appartenenti al 2021 e al 2022, quali “RECT”, “Point Zero Art Museum”, “TopBidder”, “Artbyss”; tutte presentate in anteprima durante questo progetto, a Venezia. La prima mostra era prevalentemente concentrata su come i materiali, i software e le interfacce possono essere utilizzati in chiave estetica per poi introdurre nella realtà effettiva, quindi al pubblico vero e proprio, opere d’arte digitale e concettuale. Il pensiero alla base di questa seconda personale di CryptoZR è quello di espandere e attivare le comunità, sia online che offline, creando degli autentici network che collettivamente contribuiscono alla definizione di un’opera d’arte. Alcuni dei suoi lavori, difatti, hanno visto la partecipazione online di addirittura 500.000 persone. Le sue opere di cryptoarte (crittografiche) sono volutamente incomplete, poiché è solo successivamente all’incontro fra il mondo immateriale e quello materiale, nel Metaverso, che diviene possibile l’ultimazione effettiva dell’opera, grazie all’azione dei vari utenti.
COOKIE COOKIE 2.0, infine, è maggiormente focalizzata su tematiche legate al sociale, come la globalizzazione e la finanza, conducendo lo spettatore nel mezzo di tali argomentazioni, tramite una narrazione in cui ogni opera convive simultaneamente nello stesso spazio e nello stesso tempo con tutte le altre.

COOKIE COOKIE 2.0_CryptoZR, a cura di Li Zhenhua, veduta della mostra. Spazio Thetis, Venezia, 2022. Ph Alessandro Zambianchi

Come pensi che la trascorsa esperienza professionale dell’artista, la quale è stata Chief Product Designer di una grande compagnia, abbia influenzato l’andamento della sua ricerca?
Sicuramente, per lei, si è trattata di una fase utile per  capire l’impostazione sistemica che, oggigiorno, è alla base dei grandi apparati internazionali di gestione e dei loro protocolli; questioni a fondamento della ricerca dell’artista. Capisco che verrebbe da dire: in questo caso dov’è la ricerca artistica? In questa circostanza essa è da intendersi – in maniera quasi del tutto concettuale – come pensiero critico mirato a decostruire la tecnologia, quindi i sistemi che ne fanno uso, e a fornire applicazioni diverse del suo sviluppo. Come ormai risaputo, ad esempio di come l’artista si inserisce nell’attualità, la tecnologia della blockchain e il suo studio, centrale nel lavoro di CryptoZR, sono al giorno d’oggi in costante approfondimento.
Nuovi automatismi e nuovi dispositivi, così, vengono utilizzati a seconda dei processi da lei praticati e dei risultati perseguiti, al fine di arrivare a interagire, coinvolgendole nell’esercizio dell’opera, con un numero sempre maggiore di persone. L’autrice, dunque, stabilisce una connessione profonda fra la propria ricerca artistica e i sistemi sociali e organizzativi contemporanei.

Che tipo di relazione sussiste, nel lavoro di CryptoZR e in questo progetto di mostra, fra reale e digitale?
Reale e digitale, nel suo lavoro, sono complementari; tutto si può assimilare al mondo digitale, dove tutto a sua volta può essere nuovamente ricreato. Trasformazione, quindi, è una parola chiave per comprendere l’entità del suo lavoro, dove non c’è tale discrimine. Per lei, infatti, sebbene le persone e le comunità online possono essere anonime, mascherate da nickname, IP o computer, dietro ogni account c’è sempre una persona reale, un organismo cosciente con cui interagire, dimostrando di credere molto sull’idea di contatto, scambio e interazione diretta fornita dalla rete. Pertanto, ogni transizione, processo o operazione da lei intrapresa, indirettamente, si interfaccia necessariamente con una persona fisica ubicata da qualche parte sconosciuta, annullando lo spazio e il tempo. La sua ricerca, quindi, è sì completamente digitale ma, allo stesso tempo, è innegabilmente reale perché è presente tra le persone.

COOKIE COOKIE 2.0_CryptoZR, a cura di Li Zhenhua, veduta della mostra. Spazio Thetis, Venezia, 2022. Ph Alessandro Zambianchi

Quali sono le urgenze e le problematiche della nostra contemporaneità globale intercettate dall’artista, in questa mostra?
Le più pregnanti, senza dubbio, sono la decentralizzazione sia dei sistemi di potere che dei processi produttivi, le logiche dietro alla costruzione di comunità virtuali, le odierne possibilità d’espressione del pensiero critico, come e perché usare la tecnologia. Un aspetto principale, inoltre, è l’invito a emanciparsi come parte attiva nello svolgimento del nostro presente storico, poiché, per troppo tempo, le comunità sono state escluse dai procedimenti decisionali più rilevanti.
La mostra, così, sottende l’invito a incrementare il nostro grado di consapevolezza rispetto alla tipologia, alla natura e alle funzioni dei protocolli che determinano la progressione della nostra società; dalla guerra alla politica, fino all’economia, all’etica e alle biotecnologie.

Qual è la ragione che ha determinato un allestimento tanto immersivo, caratterizzato da schermi che, come fosse un’installazione unica, su più altezze, avvolgono letteralmente il visitatore?
Quanto è presente in mostra costituisce l’insieme dell’intero spettro del lavoro e del mondo di CryptoZR; perciò potrebbe ragionevolmente anche essere chiamato Universo CryptoZR. Con questo allestimento, oltre a fornire una panoramica esauriente del lavoro recente dell’artista, non ho di certo voluto istituire un mero spettacolo ma, invece, ho cercato di portare lo spazio cibernetico del computer nel vivo della realtà, dove il visitatore, come in un ambiente virtuale, è in condizione di muoversi fra le opere, ridisegnando e percorrendo lo spazio fisico della mostra proprio come si fa online con le coordinate X, Y, Z.
Questi schermi rappresentano come dei frammenti delle idee e dei risultati della sperimentazione di CryptoZR, dove la distinzione fra reale e digitale sfuma inesorabilmente, proprio come nel software basato su tecnologia blockchain “Criptovoxels”, in cui la navigazione online e l’esperienza puramente virtuale si svolgono nel rispetto di leggi inventate dagli umani nella società reale. Per dirlo più direttamente: hai voglia di navigare all’interno del tuo tablet o spazio Android?

COOKIE COOKIE 2.0_CryptoZR, a cura di Li Zhenhua, veduta della mostra. Spazio Thetis, Venezia, 2022. Ph Alessandro Zambianchi

CryptoZR: COOKIE COOKIE 2.0
a cura di Li Zhenhua

21 aprile – 23 novembre 2022

Spazio Thetis
Calle Donà 2737/f, Venezia

Orari: dal lunedì al venerdì, orario: 9 – 17

Info: info@thetis.it
www.thetis.it

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Davide Silvioli

DAVIDE SILVIOLI

Critico d’arte contemporanea, si è formato fra l’Università degli Studi di Perugia, l’Università LUISS di Roma, l’Università Tor Vergata di Roma. Ricopre il ruolo di assistant curator presso il Museo di Palazzo Collicola, a Spoleto. È vincitore del premio per la saggistica Castiglioni Roversi, indetto dall’Archivio Paolo Scheggi di Milano. Collabora con il Dipartimento di studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università Tor Vergata di Roma. Collabora con fondazioni, musei, gallerie, archivi, case editrici, accademie e università a progetti didattici, di ricerca e curatoriali.

Article Source:DAVIDE SILVIOLI 23 MAGGIO 2022

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